Ho deciso di occupare uno spazio nell’infinito del web per dare visibilità a due attività a cui mi dedico ogni volta che posso: la letteratura e la musica.
Chi naviga in rete mi trova facilmente, con particolare riferimento al mio lavoro di oculista e direttore sanitario di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto. Questo però non è un sito di comunicazione sociale, o di informazione medica. Per la prima, la banca degli occhi è presente e assai attiva, anche attraverso i principali social media. Per quanto riguarda la salute e le malattie della vista, esistono numerosi siti, ben strutturati, realizzati da colleghi, associazioni, o società scientifiche, e a questi consiglio di riferirsi. Non mancherò naturalmente di spiegare chi sono a livello professionale, e di introdurre qualche tema medico o di ricerca, se lo riterrò narrabile con originalità.
Lo scopo prevalente è di presentare quello che faccio nel campo della scrittura e della musica, due passioni che pratico con uguale soddisfazione, e con il medesimo intendimento: intrattenere e regalare qualche attimo di distacco dalla quotidianità, e di piacere estetico.
Posso definirmi per questo uno scrittore, o un musicista? Non ho una risposta. In termini commerciali non sono né l’uno, né l’altro. In termini esistenziali forse si, perché scrivo (e leggo), e suono (e ascolto musica) voracemente, dall’adolescenza. E comunque, hanno importanza le definizioni? In fin dei conti Nicolás Gómez Dávila scrive “quanto maggiore è l’importanza di un’attività intellettuale, tanto più ridicola è la pretesa di certificare la competenza di chi la esercita. Un diploma di dentista è degno di rispetto, uno di filosofo è grottesco”. Sul versante musicale, a chi lo interrogava sul senso della sua musica, John Coltrane, geniale sassofonista jazz, si limitava a rispondere: “sto cercando da una vita la nota giusta”. E questo è quanto.
Diego Ponzin
Settembre 2021