Retropensieri 
(CLEUP, 2003; ISBN 88-7178-006-X)

Questo libro è un atto d’amore.

Per i Dimarte (Marino Crivellari, Artenio D.M., Cristina V.), con i quali ho condiviso venti anni di passione per la musica, e molte altre cose. Spero che a questi ne seguano altri cento.

Per tutte le persone che nel corso della vita mi hanno, consapevolmente o inconsapevolmente, trasmesso delle emozioni, positive o negative, non importa.

Ho utilizzato queste emozioni per mettere insieme pensieri, mai rivelati prima (retropensieri, appunto) e situazioni che hanno ispirato per lungo tempo i testi delle nostre canzoni. Spesso ho dovuto scrivere di getto, per elaborare o superare emozioni con cui mi era difficile convivere, o che faticavo a trattenere. Altre volte, poche per la verità, sono riuscito a scrivere con determinazione, nell’ambito di un progetto, magari stimolato dai miei compagni di musica. Quasi sempre, comunque, il testo di una canzone è stato elaborato a partire da pochi versi, un’emozione pura che, come tale, non risponde a esigenze di melodia o metrica, e richiede un paziente lavoro di cesello per rinascere ed esprimersi in una forma completamente diversa, la canzone.

Per la Musica. Talvolta, quando suoniamo, si realizza in mezzo a noi qualcosa di indefinibile, la Musica, che non è la semplice somma dei nostri quattro strumenti, delle nostre voci. La Musica sembra vivere di vita propria, ci insegna a suonare, ci comunica sensazioni impossibili da spiegare e che talvolta, ne sono certo, abbiamo trasmesso anche al nostro pubblico. In quei momenti la passione per la Musica ci fa diventare parte di un tutto, incapaci di distinguere i propri confini, in preda a un piacere a cui spero di non dover rinunciare mai.

Diego Ponzin

Febbraio 2003